ASSET ALLOCATION STRATEGICA
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Nella riunione del 13-14 Ottobre 2022, il Comitato Nazionale dei Delegati è stato chiamato a deliberare la Asset Allocation Strategica tendenziale di Inarcassa per il quinquennio 2023-2027. La verifica dei parametri di rischio/rendimento attesi dell’Asset Allocation Strategica in essere, effettuata dalla società esterna del controllo del rischio, è stata elaborata includendo, da quest’anno, anche le prime evidenze frutto dell’analisi ALM (Asset Liability Management), ovvero esplicitando l’impatto delle diverse allocazioni sull’equilibrio di lungo periodo dell’Ente, nonché il loro potenziale contributo all’adeguatezza delle prestazioni. Il tutto alla luce del mutato contesto di mercato e delle valutazioni sulla sostenibilità delle diverse allocazioni proposte.
Nell’elaborazione delle proposte discusse durante il Comitato:
- sono state definite le allocazioni ottimizzate sull’orizzonte quinquennale 2023-2027 con obiettivi ALM differenti e profili di rischio crescenti;
- sono state revisionate le classi di investimento utilizzate per la definizione dell’AAS, a seguito delle indicazioni ricevute dalla Cassa in merito all’implementazione dell’AAS, utilizzando strumenti ESG e/o investimenti tematici;
- è stata proposta la conferma delle bande di oscillazione per la gestione tattica della nuova asset allocation strategica.
Rispetto all’attuale Asset Allocation e con un profilo di rischiosità coerente alla mission della Cassa, l’Asset Allocation Strategica tendenziale 2023-2027 deliberata prevede un rendimento nominale annuo composto del 5,4%, ed una rischiosità attesa espressa in termini di perdita massima (5° percentile dei rendimenti - Shortfall[1]) sul singolo anno del 7,6%.
La nuova Asset Allocation Strategica tendenziale si presenta come di seguito:
- Monetario 3,5% dell’intero patrimonio;
- Obbligazioni 38% dell’intero patrimonio:
- con possibilità di investimento in titoli obbligazionari definiti “High-Yield” nella misura massima del 7% del patrimonio di Inarcassa; nel caso d’investimenti tramite O.I.C.R. o mandati di gestione, possibilità d’investimento anche in obbligazioni con rating inferiore a “B”;
- limite non applicato ai titoli di Stato Italia in caso di downgrade sotto BBB;
- con la possibilità d’investimento, nella misura massima del 4% del patrimonio di Inarcassa, in titoli obbligazionari governativi o assimilabili di “Paesi Emergenti”;
- Azioni 22,5% dell’intero patrimonio:
- con possibilità d’investimento, nella misura massima del 5% del patrimonio di Inarcassa, in mercati appartenenti alla categoria “Paesi Emergenti”;
- Ritorno assoluto e investimenti reali 17,5% dell’intero patrimonio;
- Immobili 18,5% dell’intero patrimonio;
È stato confermato nel limite del 30% l’esposizione massima alle divise diverse dall’euro in conformità con quanto è previsto dalla bozza di Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze in materia d’investimento delle risorse finanziarie degli Enti previdenziali, nonché dal Codice di autoregolamentazione adottato dall’AdEPP.
Al fine di stabilizzare il profilo rendimento rischio atteso, si conferma l’opportunità di identificare delle bande di oscillazione delle esposizioni (almeno a livello di macro-classi), ferma restando la derogabilità delle stesse in situazioni di mercato stressate e comunque in una logica di maggiore prudenza. Di seguito, ai fini della gestione tattica del portafoglio Inarcassa, vengono indicate le bande di oscillazione per ciascuna macro-classe, compresa l’esposizione valutaria per tenere diversamente conto del livello di rischiosità di ciascuna classe di investimento. Sono state aggiunte delle bande di oscillazione sull’esposizione valutaria per consentire di sovra/sottopesare l’esposizione al rischio cambio in funzione sia delle attese di mercato sia della relazione tra costi di copertura e riduzione del rischio.
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Nell’ambito della revisione dell’Asset Allocation Strategica sono stati confermati anche gli obiettivi di sostenibilità da raggiungere attraverso l’implementazione di portafoglio. In particolare, 3 sono i target selezionati: ESG Quality score, livello di Carbon Intensity (contenimento delle emissioni di CO2), miglioramento rispetto al livello del benchmark strategico, anche attraverso investimenti tematici e ad impatto, delle percentuali di portafoglio che perseguono alcuni SDGs[2] delineati nella policy di sostenibilità.
L’Asset Allocation Strategica deliberata soddisfa gli obiettivi istituzionali dell’Ente, ovvero quello di raggiungere un rendimento tale da garantire l’equilibrio finanziario di lungo periodo e contestualmente mantenere un livello della rischiosità degli investimenti idoneo a preservare il patrimonio in un contesto di mercati incerto come precedentemente descritto.
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[1] E’ stato utilizzato su suggerimento del Risk manager l’indicatore denominato Shortfall (5° percentile dei rendimenti) come misura di rischio dell’AAS; tale indicatore è stimato su rendimenti annui (non vi è alcuna annualizzazione dei rendimenti) e per questo risulta essere una misura di rischio più accurata per valutare la variabilità del portafoglio in un orizzonte di medio termine (a partire dai 12 mesi). Il VaR al 95%, inoltre, stima a quanto potrebbe ammontare la perdita massima nel 95% dei casi mentre l’expected Shortfall indica la perdita potenziale condizionata alla distribuzione degli eventi coda (il restante 5% dei casi). Il VaR pertanto indica il livello di perdita che non verrà superato con probabilità 95% ma nulla dice su cosa accade nel restante 5% dei casi peggiori. La Shortfall descrive quindi l’ampiezza delle perdite potenziali di un portafoglio nel caso in cui si verifichino eventi a probabilità inferiore al 5%.
[2] 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals