ShortLetter - 02/2021
_ _ _ M O N D O
Il mese, partito per i mercati azionari in maniera decisamente ottimistica, ha successivamente cambiato tono di fronte alla minaccia inflazionistica proveniente dagli Stati Uniti, dove la pubblicazione di indicatori di inflazione e crescita del Pil al di sopra delle aspettative, insieme al marcato rialzo delle materie prime (petrolio in primis), hanno fatto temere il ritorno anticipato di politiche monetarie restrittive. Il miglioramento delle condizioni economiche globali continua infatti a spingere al rialzo i prezzi delle materie prime. L’indice CRB, che ne misura l’andamento, è salito dell’1%, raggiungendo il +13,5% da inizio anno. Anche il petrolio ha proseguito la propria corsa con il Brent a +5,1%.
A nulla o quasi sono valse le rassicurazioni delle Banche Centrali e dei governi: ovunque infatti le politiche monetarie sono rimaste ampiamente espansive e sia in Europa che negli Stati Uniti sono in arrivo i nuovi maxi stanziamenti Covid.
Il Presidente della FED, Jerome Powell, ha dichiarato che la situazione economica richiede che la politica monetaria rimanga accomodante e che si provveda a un largo utilizzo dello stimolo fiscale. La Commissione Europea ha rivisto le previsioni dello scorso autunno, tagliando le stime di crescita per il 2021 ma aumentando quelle per il 2022, aspettandosi una ripresa più; pronunciata per l’anno prossimo.
La causa dell’esitazione dei mercati azionari è da ricercare nei recenti movimenti al rialzo dei tassi di interesse. Negli Stati Uniti il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni è salito nel corso delle ultime due settimane dall’1,21% all’1,54%, un livello ben distante dallo 0,91% segnato alla fine dello scorso anno, e anche le aspettative di inflazione si stanno muovendo al rialzo. I mercati obbligazionari, in modo del tutto naturale, stanno scontando attraverso il rialzo dei rendimenti uno scenario di ripresa economica, grazie agli stimoli fiscali in arrivo negli Stati Uniti, al generale rallentamento nel ritmo di crescita dei contagi, al proseguimento dei piani vaccinali. Sul rialzo dei tassi di interesse hanno agito anche le performance molto positive delle materie prime Al solito, più; che i livelli, ancora bassissimi, sono stati la rapidità del movimento (grafico successivo) a provocare una brusca reazione in termini di avversione al rischio.
Negli USA, i dati sui contagi migliorano progressivamente anche grazie all’efficace aumento delle somministrazioni vaccinali. A quello di Pfizer, Moderna ed Astrazeneca si è aggiunto un quarto vaccino quello di J&J, approvato a fine mese dalla FDA americana. Stati Uniti e Regno Unito - dopo Cina e Russia - procedono rapidamente con le loro campagne vaccinali avendo somministrato 50 e 20 milioni di dosi rispettivamente, Al contrario il miglioramento si è arrestato nell’Europa continentale dove si nota un nuovo aumento dei casi (e l’Italia ne è testimonianza).
In Italia, il Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, ha presentato la lista dei ministri con l’appoggio di gran parte delle rappresentanze politiche in Parlamento. La notizia è stata ben accolta, sia dai mercati, con lo spread stabile intorno a 90pb, sia dalle autorità internazionali. Il nuovo Governo è chiamato ad affrontare i punti più; urgenti: pandemia e piano vaccinazioni, Recovery Plan, scuola.
_ _ _ I N A R C A S S A
A fine febbraio il patrimonio di Inarcassa a valori correnti di mercato si mantiene attorno ai 12 mld di Euro grazie alla tenuta dei mercati finanziari durante queste prime settimane dell’anno, nonostante il significativo rialzo dei rendimenti obbligazionari a livello globale abbia comportato qualche penalizzazione su tale segmento del portafoglio. Il Consiglio di Amministrazione di fine mese, alla luce del permanere di una grande incertezza sia sull’evolversi della crisi pandemica, ha confermato la riduzione tattica del rischio azionario, compatibilmente con i limiti stabiliti dall’AAS, attraverso opportuni strumenti quotati di copertura di tale rischio. Nell’ambito del processo di riallineamento alla nuova AAS sono stati deliberati nuovi investimenti in economia reale sia a livello domestico con particolare riferimento al campo infrastrutturale che a livello internazionale con particolare enfasi sul settore immobiliare. In entrambi i casi gli investimenti perseguono anche obiettivi di sostenibilità ambientale, tema oramai fondamentale nelle scelte di investimento.
Pubblicato: 8 marzo 2021