ShortLetter - 10/2016
_ _ _ M O N D O
Ottobre è risultato un mese con una volatilità piuttosto contenuta dei mercati azionari a fronte di un sensibile rialzo dei tassi obbligazionari, registrato soprattutto sui rendimenti a più; lunga scadenza. Le attese per un sempre più; probabile rialzo di uno 0,25% dei tassi ufficiali da parte della Federal Reserve americana in Dicembre e le ambiguità sul futuro atteggiamento della BCE hanno alimentato tale fenomeno. Conseguenza parallela è stata anche il rafforzamento della divisa americana scesa sotto il livello di 1.10 contro l’euro. L’approssimarsi delle elezioni presidenziali americane in programma l’8 novembre lascia in un sostanziale limbo le decisioni di investimento degli operatori internazionali anche perché; i dati macro economici non forniscono particolari indicazioni se si esclude la buona tenuta dell’economia britannica anche nel post Brexit ottenuta però a spese di una forte svalutazione della sterlina. La Commissione Europea ha espresso qualche perplessità riguardo la nota di aggiornamento del D.E.F. il che ha richiesto delle note di spiegazione da parte del Ministero dell’Economia riguardo i maggiori oneri sostenuti a fronte degli eventi sismici e dell’accoglienza ai migranti.
_ _ _ I T A L I A
Sul versante finanziario domestico la presentazione del piano strategico, con conseguente annuncio di un aumento di capitale di circa 5 mld, da parte di Monte Paschi ha ridato un po’ di fiato al settore bancario. Di rilievo la prima emissione di un BTP con scadenza cinquantennale che a fronte di una forte richiesta in sede di emissione ha, di seguito, dovuto fare i conti con il clima non positivo sugli asset obbligazionari.
_ _ _ I N A R C A S S A
Il patrimonio di Inarcassa a valori correnti di mercato a fine Ottobre si è consolidato sopra i 9 mld di euro risentendo in minima parte delle difficoltà sui mercati obbligazionari beneficiando altresì dell’apprezzamento della divisa americana e del consolidamento dei listini azionari.