Agosto 2017
_ _ _ M O N D O
Contrariamente a quanto accaduto negli scorsi anni questo mese di Agosto è scivolato via senza particolari scossoni sui mercati finanziari. La tradizionale ridotta liquidità degli scambi ha prodotto un leggero aumento della volatilità giornaliera ma alla fine il risultato complessivo fa registrare una sostanziale stabilità sui listini azionari ed una leggera riduzione dei rendimenti sui titoli obbligazionari a media e lunga scadenza.
In assenza di spunti particolari sul versante istituzionale e congiunturale la serenità degli operatori finanziari è stata turbata solo dagli eventi geopolitici con le nuove provocazioni della Corea del Nord e i soliti, oramai, conflitti interni tra il Presidente Trump ed il Congresso a guida repubblicana che oltre a bocciare la nuova riforma sanitaria voluta dal Presidente, si trova a dissentire in materia di bilancio pubblico e politica commerciale. Tali frizioni hanno contribuito ad alimentare una certa disaffezione degli investitori nei confronti del dollaro che è arrivato a sfondare la soglia di 1,20 contro Euro (minimo dal gennaio 2015).
_ _ _ E U R O P A
Anche in Europa i dati sulla crescita economica nel secondo trimestre sono apparsi rassicuranti: il Pil è cresciuto in misura superiore al 2% (2,3% su base annua) ed anche in Italia il dato sulla crescita all’1.3% è risultato superiore alle attese, a fronte di un’inflazione che si mantiene assolutamente sotto controllo.
Lo stesso fenomeno di disaffezione registrato sul dollaro si sta manifestando nei confronti della sterlina, ai minimi nei confronti dell’Euro dalla fine del 2009, la cui corsa verso la parità nei confronti della moneta unica sembra senza freni. Anche in questo caso le perplessità sulle capacità politiche del governo inglese di sostenere una negoziazione autorevole nei confronti dell’UE sui capitoli della Brexit si ripercuotono sulla fiducia nei confronti della divisa e dell’economia britannica.
_ _ _ I T A L I A
Sul versante domestico, come già segnalato, i dati sulla crescita del Pil nel secondo trimestre sono stati migliori del previsto tanto da far presagire una crescita a fine anno pari all’1,5% su base annua, il che ha consentito anche di incassare un miglioramento del futuro giudizio sul merito di credito da parte dell’agenzia Moody’s. L’indice azionario anche questo mese è risultato il migliore in Europa ed in Settembre ci dovrebbero essere gli attesi chiarimenti sulle vicende societarie che stanno coinvolgendo gli interessi sovranazionali (Atlantia con la Spagna, Telecom e Fincantieri con la Francia).
_ _ _ I N A R C A S S A
Il patrimonio di Inarcassa a valori correnti di mercato si conferma a fine mese ad un valore prossimo ai 9,8 mld di euro senza particolari movimenti nel corso del mese, complice la stabilità dei mercati sopra menzionata. Il contributo della gestione finanziaria si mantiene positivo dall’inizio dell’anno (con un rendimento lordo a valori di mercato prossimo al +2,5%). Il contributo positivo principale rimane quello della componente destinata ai titoli domestici, a cui fa seguito anche quello della componente relativa ai titoli dei Paesi Emergenti e agli strumenti destinati all’economia reale (private equity e private debt). In termini negativi contribuisce il deprezzamento del dollaro considerato che l’esposizione alla divisa americana è pari a circa il 7% del patrimonio, come previsto dall’AAS, anche se le attività di copertura dal rischio di cambio intraprese nel corso dell’anno hanno limitato in misura significativa tale penalizzazione.