I criteri di gestione del Patrimonio, mobiliare e immobiliare, e i focus specifici sugli investimenti.
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Deliberata in CND l'Asset Allocation 2025
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In occasione dell'assemblea di ottobre, il Comitato Nazionale dei Delegati ha approvato l'Asset Allocation Strategica tendenziale per il 2025, definendo un bilanciamento ottimale tra rischio e rendimento in linea con gli obiettivi finanziari dell’Ente.
L’allocazione adottata consente di massimizzare i rendimenti mantenendo un profilo di rischio equilibrato e una diversificazione adeguata, con l’obiettivo di generare, nei prossimi cinque anni, un extra-rendimento utile per migliorare l’adeguatezza delle prestazioni. Privilegia inoltre investimenti in classi illiquide e in Italia (azioni italiane e investimenti reali), riducendo l’esposizione ai tassi di interesse. In termini di sostenibilità, l'allocazione presenta un ESG Quality Score superiore a 60 e una Carbon Intensity tra 110 e 120, al di sotto del limite massimo di 160. Tali livelli, che riflettono un calo significativo della Carbon Intensity rispetto all'anno precedente, verranno ulteriormente ottimizzati attraverso la gestione tattica e la selezione di investimenti tematici e a impatto, mirati a rafforzare il contributo agli SDGs definiti dalla Politica di Sostenibilità.
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La nuova distribuzione percentuale tra le classi di investimento è così articolata: Monetario 3,0%; Obbligazionario e BdI 33,5%; Azionario 26%; Investimenti reali 21,0%; Immobiliare 16,5%.
Considerando il contesto di mercato e l’analisi integrata ALM, è stato proposto al Comitato Nazionale dei Delegati di privilegiare l’esposizione verso classi illiquide, principalmente investimenti reali e infrastrutture, riducendo l’esposizione obbligazionaria rispetto alla precedente AAS mantenendo i criteri di sostenibilità. Le allocazioni ottimizzate per il periodo 2025-2029, in un contesto di rischio crescente, puntano ad accrescere l’efficienza del patrimonio, a generare un rendimento atteso superiore all'attuale target stimato e a migliorare gli indicatori ALM, tenendo conto delle attese inflazionistiche attuali (2,0% annuo).