Settembre 2017
_ _ _ M O N D O
Negli Stati Uniti la crescita continua e la fiducia dei consumatori resta alta. Iniziano anche a vedersi i primi segnali di un aumento dell’inflazione: l’indice dei prezzi al consumo ad agosto negli Stati Uniti è in crescita con un aumento annuale dell’1,9% con un forte contributo da parte dell’inflazione dei prezzi del mercato immobiliare. La FED, nella sua riunione del 20 Settembre, ha lasciato, come previsto, invariati i tassi al valore dell’1-1,25% rimandando la decisione relativa ad un possibile rialzo alle prossime riunioni di novembre o dicembre mentre la banca ha annunciato l’inizio del processo di normalizzazione relativo agli attivi di bilancio. L’operazione, a partire dal prossimo ottobre, ridurrà nei prossimi anni la dimensione del bilancio Fed di circa 10 miliardi al mese. Atteggiamento apparso rigido da parte della Fed alla luce dei danni provocati dall’ondata di uragani che ha colpito la parte sudorientale del Paese e che potrebbe penalizzare la dinamica del Pil e l’occupazione americana almeno nel breve periodo.
Sarà una delle ultime riunioni ufficiali della Presidente Yellen? Trump ha annunciato che nel corso delle prossime settimane esprimerà ufficialmente la propria decisione in merito ad una possibile rielezione.
I mercati finanziari hanno reagito positivamente alle migliori notizie sul fronte congiunturale con i listini azionari che hanno fatto registrare nuovi massimi storici, nonostante le continue provocazioni del leader nordcoreano, e i rendimenti obbligazionari nuovamente in salita soprattutto sulle scadenze medio lunghe.
_ _ _ E U R O P A
Il quantitative easing (acquisto di titoli da parte della Banca Centrale) è ancora operativo anche se la BCE sta per iniziare il rallentamento del Programma di acquisto di attività con una potenziale riduzione a partire dal prossimo gennaio (probabilmente 40 miliardi al mese anziché; gli attuali 60).
L’incertezza politica in Germania, a seguito delle elezioni politiche di fine mese, potrebbe indurre la BCE ad un atteggiamento ulteriormente attendista e l’insieme dei fenomeni ha prodotto un leggero indebolimento dell’Euro nei confronti delle altre divise, complice anche la turbolente situazione spagnola. L’Euro si mantiene comunque ben al di sopra dei livelli di inizio anno, anche nei confronti della sterlina vista la difficoltà della premier May di esprimere una condotta chiara nei negoziati sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
_ _ _ I T A L I A
Va segnalata la presentazione del DEF alle autorità europee per una loro prima approvazione, presupposto all’elaborazione della Legge di Bilancio. Il fulcro della manovra sembra innanzitutto lo scongiurare dell’applicazione dell’aumento dell’aliquota IVA lasciando lo spazio, seppur ridotto, a qualche manovra di riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro. Continua la buona tenuta dell’indice azionario domestico che anche questo mese è risultato il migliore in Europa, in un clima generalmente positivo se si eccettua la situazione spagnola alle prese con la deflagrazione del caso catalano.
_ _ _ I N A R C A S S A
Il patrimonio di Inarcassa a valori correnti di mercato a fine mese, è oramai prossimo alla fatidica cifra dei 10 mld di euro grazie sia al contributo della gestione finanziaria (con un rendimento lordo a valori di merca-to che ha superato il 3%) che ai nuovi apporti contributivi di fine Settembre. Il contributo positivo principale rimane quello della componente destinata ai titoli domestici, a cui fa seguito anche quello della componente relativa ai titoli dei Paesi Emergenti e agli strumenti destinati all’economia reale (private equity e private debt). Da segnalare l’aumento dell’esposizione al dollaro, decisa tatticamente in occasione deIl’ultimo CdA, dopo che la divisa americana aveva raggiunto il nuovo minimo attorno ad 1,20 contro l’euro e realizzata tramite una riduzione temporanea delle operazioni di copertura presenti fin dall’inizio dell’anno.