ShortLetter - 06/2019
_ _ _ M O N D O
Nel corso del mese di Giugno le crescenti aspettative per nuove misure espansive da parte delle Banche Centrali sono state i principali fattori che hanno indirizzato gli operatori di mercato. Il governatore della FED, Jerome Powell, ha rassicurato gli investitori dicendo che l’istituto è pronto ad agire in modo “appropriato” nel caso di un peggioramento del quadro di crescita globale connesso, soprattutto, alle crescenti tensioni commerciali. Le parole di Powell sono seguite a quelle di Bullard, presidente della FED di St. Louis, che ha indicato come nel futuro un taglio dei tassi possa essere una misura appropriata. Le proiezioni dei membri del Direttorio della Federal Reserve sulle future azioni sono variate: ora 8 membri su 17 pensano che i tassi di interesse saranno ridotti entro la fine dell’anno, di questi 7 si aspettano una riduzione di 50pb nello stesso periodo. Le aspettative sono un per un primo ribasso dei tassi nella prossima riunione prevista il 31 luglio.
A seguito dell’incontro bilaterale con il presidente cinese Xi Jinping tenutosi il 28 giugno, al margine del G20 di Osaka, Donald Trump ha dichiarato che i colloqui tra USA e Cina sono "ritornati in carreggiata". Gli Stati Uniti hanno dichiarato che non introdurranno per il momento gli ulteriori dazi sulle importazioni cinesi che erano stati minacciati in precedenza da Trump e che sarà concesso alla società Huawei di tornare ad acquistare prodotti da aziende fornitrici statunitensi, sebbene la cancellazione del colosso tecnologico dalla black-list di imprese cinesi sarà decisa in funzione dell’evoluzione dei negoziati tra i due paesi. Dal canto suo, la Cina si è impegnata ad incrementare gli acquisti di prodotti agricoli statunitensi, pur non specificando per quale ammontare. Infine, altro evento di portata storica l’incontro inatteso tra il dittatore nordcoreano Kim Jong Un e Donald Trump avvenuto domenica 30 giugno nella Zona demilitarizzata tra le due Coree, con il primo Presidente degli Stati Uniti che ha varcato, seppur di pochi metri, il confine entrando in territorio nordcoreano dal 1953, anno della tregua della Guerra di Corea.
I mercati azionari, dopo aver archiviato un mese di maggio piuttosto negativo, hanno salutato il “pronto soccorso” delle Banche Centrali con rialzi consistenti, in particolare in USA ed Europa.
Sui mercati obbligazionari la tendenza di fondo, coerente con il quadro globale, è stato un calo dei rendimenti delle emissioni governative. Il decennale americano è tornato a sfiorare il 2%, ai minimi da quasi due anni, e quello tedesco ha aggiornato nuovi minimi storici a –0,36%. La prospettiva di nuovi stimoli monetari ha determinato infatti un collasso dei rendimenti obbligazionari che sulla scadenza a 10 anni hanno fatto segnare i minimi storici in Germania, Francia, Olanda, Austria, Belgio, Spagna, Portogallo, Irlanda.
I dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti sono risultati deboli rispetto alle attese. In particolare, le buste paga del settore non agricolo sono aumentate di 75 mila unità a fronte di un’attesa di +175 mila, con il settore manifatturiero che ha presentato la maggiore debolezza. Il tasso di disoccupazione rimane comunque stabile al 3,6%. Le retribuzioni orarie sono cresciute dello 0,2% in termini mensili, in misura minore rispetto a quanto atteso (+0,3%). Gli ultimi sondaggi hanno mostrato un declino della fiducia dei consumatori statunitensi, sia per ciò che riguarda le valutazioni sulla situazione attuale che le loro attese per il futuro.
Sui mercati valutari il Dollaro si è mantenuto debole e il tasso di cambio con Euro è risalito sopra la soglia di 1,13.
Quanto alle commodity è proseguito sia il rimbalzo del petrolio, sia il rialzo dell’oro. L’Iran ha abbattuto un drone americano ed il Presidente Trump ha immediatamente ordinato una rappresaglia militare, poi bloccata all’ultimo minuto. Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di incidenti avvenuti in prossimità dello stretto di Hormuz. In questo braccio di mare che divide la Penisola arabica dalle coste dell’Iran transita un quinto della produzione mondiale di petrolio e le tensioni politico/militari hanno provocato una forte reazione sui beni rifugio.
_ _ _ E U R O P A
La BCE ha fornito i dettagli delle prossime operazioni di rifinanziamento di lungo termine del sistema bancario dell’Eurozona. Le condizioni applicate appaiono migliori rispetto a quanto in precedenza dichiarato, nel senso che il costo per il sistema bancario di tali operazioni può oscillare tra +0,10% ed un minimo di -0,3% nel caso in cui le banche rispettino specifici obiettivi di crescita del credito alle imprese ed alle famiglie al netto dei mutui ipotecari. Le differenze principali rispetto alle operazioni del passato sono da un lato che il tasso è variabile, mentre prima era fisso, e che la scadenza delle operazioni è a due anni invece che quattro.
La stima finale di giugno della fiducia dei consumatori ha confermato il calo a -7,2 punti dai -6,5 di maggio. Per quanto riguarda i prezzi, la stima flash dell’indice dei prezzi al consumo di giugno ha evidenziato una crescita dell’1,2% (in termini annuali). L’inflazione core, invece, si è attestata all’1,1 %, lievemente al di sopra delle attese.
Il Pil nel primo trimestre, secondo la stima finale, è cresciuto dello 0,4% in termini trimestrali e dell’1,2% in termini annuali, in linea con la precedente stima.
Nel Regno Unito intanto è partita la lunga procedura per l’elezione del successore di Theresa May alla guida del partito Conservatore, che sarà poi incaricato da Sua Maestà di formare un nuovo governo che dovrebbe condurre il Regno Unito fuori dall’Unione Europea entro il 31 ottobre. La nomina del vincitore è attesa per la settimana del 22 luglio.
_ _ _ I T A L I A
L’ipotesi di una cancellazione della procedura di infrazione insieme all’estrema scarsità di rendimenti nel mondo bond, hanno spinto gli investitori a acquistare i Btp, con lo spread sceso verso i 200 punti base (minimo da Aprile dello scorso anno), i rendimenti decennali scesi al di sotto dell’1,70% e quelli sulla scadenza biennale nuovamente sotto lo zero.
Tale decisione ha fatto seguito all’approvazione da parte del Governo italiano della riduzione del deficit per il 2019 al 2.0% dal precedente 2.4% prospettato dalla Legge di Bilancio approvata ad aprile. La riduzione di 7,6 €mld (0.4%) deriva da 6,1 €mld di maggiori entrate e da 1,5 €mld di minori costi effettivi del reddito di cittadinanza e del regime di prepensionamento. Il Governo ha anche approvato un decreto volto a garantire che tali risparmi vengano effettivamente utilizzati per ridurre il deficit dell’anno corrente (e quindi non per finanziare ulteriori manovre). Le misure approvate ieri implicano un miglioramento del saldo di bilancio strutturale dello 0.3%.
Continua a giugno la contrazione del settore manifatturiero italiano, con le imprese che hanno registrato l’undicesimo calo mensile in termini di produzione e nuovi ordini. La causa principale è stato un forte calo della domanda sia nazionale che internazionale con le esportazioni in ulteriore contrazione al tasso maggiore da agosto 2012.
La disoccupazione italiana scende al 9.9%. A maggio sono stati creati 67 mila nuovi posti di lavoro di cui 27 mila a tempo indeterminato, 13mila a tempo determinato e 28m nuovi lavoratori indipendenti.
_ _ _ I N A R C A S S A
A fine giugno il patrimonio di Inarcassa a valori correnti di mercato è ritornato sopra i 10,8 mld con un contributo positivo di tutte le componenti seppur con particolare accento da parte di quelle azionarie. Il rendimento gestionale a valori di mercato da inizio anno mostra un risultato positivo superiore al 5% in termini lordi. Rimane positivo il trend degli assets italiani, nonostante la non brillante condizione dell’economia domestica. Continua l’adeguamento del portafoglio con il sempre maggiore utilizzo di strumenti finanziari che rispettino i principi di investimento responsabile (ESG) adottati da Inarcassa, con particolare riferimento alle emissioni obbligazionarie destinate al finanziamento di iniziative di sostenibilità ambientale (Green Bonds) grazie alle quali si sta realizzando anche un progressivo aumento delle scadenze visto la forte attesa di nuove riduzioni dei tassi di interesse da parte delle Banche Centrali.
Pubblicato: 8 luglio 2019