ShortLetter - 09/2019
_ _ _ M O N D O
La Cina ha annunciato che nei primi giorni di Ottobre riprenderanno i dialoghi con gli USA, in particolare il Vicepremier Liu si recherà negli Stati Uniti dopo aver preso accordi in tal senso con il segretario del Tesoro e con il rappresentante per il commercio estero.
Negli Stati Uniti, il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 3,7% per il terzo mese consecutivo. I salari orari sono aumentati del 3,2% in termini annuali confermando una buona tenuta dei consumi, a fronte del rallentamento che sta interessando l’attività industriale.
Come da attese la FED ha operato un taglio di 25 punti base motivandolo sulla base di “un’ulteriore debolezza dell’economia mondiale e di un aumento delle tensioni commerciali”.
Nel corso del mese di Settembre i mercati azionari si sono caratterizzati per un ulteriore rialzo dei corsi che ha visto l’indice S&P 500 risalire sopra il livello di 3000 punti. Positivi anche i listini europei grazie principalmente alle notizie sulla guerra commerciale e, in parte, sulla Brexit. Anche la formazione di un nuovo governo di coalizione in Italia ha contribuito alla fase positiva.
Sui mercati obbligazionari, la curva statunitense ha registrato un calo dei tassi sulla parte più; a lunga, con il decennale che si è portato in area 1,70%. In calo anche i tassi sulla curva tedesca con il rendimento del Bund che ha ripreso a scendere, mentre il decennale italiano ha segnato un minimo poco sotto il livello di 0,90%.
Per quanto riguarda le divise, lieve rafforzamento del dollaro USA sull’Euro e rafforzamento della Sterlina grazie alla riapertura del dialogo tra il Regno Unito e l’Unione Europea ai fini della definizione di un accordo sulla Brexit.
In seguito agli attacchi ai due principali siti petroliferi dell’Arabia Saudita, le quotazioni del greggio sono salite in maniera significativa a metà del mese con il Brent che in una sola seduta ha messo a segno un rialzo del 15% circa. Le tensioni si sono parzialmente stemperate nel corso dei giorni successivi, ma restano incertezze sui tempi di recupero completo della produzione saudita e sul quadro delle relazioni mediorientali, dopo che l’Iran ha minacciato un’escalation bellica in caso di attacchi, anche isolati, al suo territorio.
_ _ _ E U R O P A
Il Consiglio direttivo della BCE ha approvato un pacchetto di misure accomodanti che ha sorpreso nella sua composizione ed è stato motivato da un livello di inflazione che rimane inferiore all’obiettivo perseguito.
Le decisioni sono state avvalorate dalla revisione delle proiezioni macroeconomiche, con il PIL per il 2019 atteso crescere dell’1,1% rispetto all’1,2% e per il 2020 dell’1,2% rispetto all’1,4% precedente. Il tasso annuo di inflazione per il 2019 è stato rivisto all’1,2% rispetto all’1,3% precedente e per il 2020 è passato dall’1,4% stimato a giugno all’attuale 1,0%.
Il tasso sui depositi presso la Banca Centrale è stato ridotto di altri 10 punti base e portato al -0,5%; è stato riavviato il programma di acquisto di titoli governativi al ritmo mensile di 20 miliardi di Euro a partire dal primo novembre a tempo indeterminato e sono state annunciate condizioni più; favorevoli di tasso e di durata per la nuova edizione delle operazioni di rifinanziamento a lungo termine.
Draghi ha voluto lanciare anche un messaggio molto netto circa la necessità dell’adozione di politiche fiscali più; espansive, in grado di sostenere la domanda aggregata e di incrementare il potenziale di crescita a più; lungo termine.
In Germania, la produzione industriale ha registrato un nuovo calo mensile dello 0,6% dopo quello dell’1,1% del mese precedente. In termini settoriali, il maggior contributo negativo è derivato dal manifatturiero (in particolare dal settore auto). I dati indicano una contrazione prolungata dell’industria tedesca (cfr. grafico).

E’ iniziato il conto alla rovescia verso il 31 ottobre, data entro la quale ad oggi il Regno Unito dovrebbe uscire dall’Unione Europea, in una situazione di massima incertezza con riferimento alle opzioni disponibili per il Premier Boris Johnson, sempre più; indebolito politicamente e giuridicamente.
_ _ _ I T A L I A
Nelle ultime settimane, lo scenario italiano in termini di prospettive fiscali e condizioni finanziarie sembra essere significativamente migliorato. La rapida risoluzione della crisi di governo ha causato una reazione positiva dei mercati finanziari, dovuta a due fattori: (a) l’esecutivo è percepito come più; attento (entro certi limiti) alla disciplina fiscale, anche per via della cancellazione dall’agenda di governo di una misura assai costosa come la flat tax; (b) la nuova maggioranza sembra orientarsi verso relazioni maggiormente collaborative con le istituzioni europee, come confermato dalla nomina di Paolo Gentiloni a nuovo Commissario per gli Affari Economici e Monetari.
Il nuovo pacchetto espansivo annunciato dalla BCE, con riferimento soprattutto alla riapertura di un programma di acquisto di titoli di Stato, sta provocando da un lato risparmi significativi sulla spesa per interessi per il governo (a regime vicini ai 20 miliardi, e dell’ordine di 3-4 miliardi per l’anno prossimo dall’altro un miglioramento delle condizioni finanziarie per le stesse imprese private, con riflessi positivi nel medio termine sulla crescita del PIL.
_ _ _ I N A R C A S S A
A fine Settembre il patrimonio di Inarcassa a valori correnti di mercato ha superato significativamente gli 11 mld di Euro con un contributo positivo di tutte le componenti seppur con particolare accento di quelle obbligazionarie, grazie al marcato calo dei rendimenti sia a livello domestico che internazionale. Il rendimento gestionale, a valori di mercato da inizio anno, mostra un risultato positivo vicino al 7% in termini lordi. Rimane positivo il trend degli assets italiani, nonostante la non brillante condizione dell’economia domestica. In tale ottica si inquadra il nuovo importante acquisto di BTP a 10 anni deliberato dal CdA nonché; l’aumento di alcuni titoli azionari domestici quali ENAV e Italgas. Continua l’adeguamento del portafoglio con il sempre maggiore utilizzo di strumenti finanziari che rispettino i principi di investimento responsabile (ESG) adottati da Inarcassa, soprattutto sul versante azionario oramai interamente sottoposto a rigorose valutazioni di sostenibilità.
Pubblicato: 3 ottobre 2019