ShortLetter - 5/2023
_ _ _ M O N D O
L’ultimo dato sull’inflazione USA riporta una crescita dell’indice CPI per il mese di aprile del +4.9% su base annua e del +0.40% su base mensile. L’indice Core PCE, la misura di inflazione più attenzionata dalla FED, ha accelerato al +4.7% a/a in aprile (vs. il precedente +4.6%). Anche in Europa l’inflazione sembra dare segni di rallentamento, ma la BCE non intende ancora cambiare la politica monetaria. L'inflazione complessiva nell'Eurozona ha rallentato al 6,1% annuo a maggio dal 7,0% di aprile, al di sotto della stima di consenso del 6,3%. Il tasso core, che esclude i prezzi del cibo e dell’energia, si è attestato al 5,3%, anch'esso in miglioramento rispetto al mese precedente e al di sotto delle aspettative. Tuttavia, La presidente della Banca centrale europea (BCE) Christine Lagarde ha ribadito che l'inflazione è ancora troppo alta ed "è destinata a rimanere tale per troppo tempo". Lasciando prevedere l’intenzione di inasprire ulteriormente la politica monetaria.
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Il calo dell’inflazione riflette soprattutto la discesa dei prezzi dell’energia, mentre tra le componenti core gli incrementi di prezzo risultano tutt’ora superiori al periodo pre-Covid. D’altro lato l’attività economica, per quanto in rallentamento, è tale da mantenere in espansione il mercato del lavoro. Agli occhi delle Banche Centrali un’inflazione in traiettoria discendente è motivo di rassicurazione, ma la lentezza della discesa e la tenuta della crescita economica suggeriscono un approccio sui tassi ancora attento.
Negli Stati Uniti, I Repubblicani e Democratici hanno raggiunto un accordo relativamente all’aumento del “debt ceiling”: il limite di $31.4 trilioni viene sospeso fino al Gennaio 2025, data in cui verrà insediato il Congresso che uscirà vincente dalle elezioni presidenziali del novembre 2024. L’economia tedesca è entrata in recessione tecnica nel primo trimestre 2023. La crescita del PIL, inizialmente stimata a +0% rispetto al Q1 2022, è stata rivista al ribasso al -0.3%, dopo il -0.5% registrato nel Q4 2022. A pesare sulla crescita è stata una contrazione dei consumi, diminuiti del -1.2% su base annua. In Cina, dopo l’entusiasmo per la riapertura post lock down, la crescita economica stenta a ripartire. L'indice ufficiale dei responsabili degli acquisti (PMI) cinese è sceso a un 48,8 inferiore alle previsioni, segnando il secondo mese consecutivo di contrazione.
In questo contesto, i principali listini sono stati poco volatili per gran parte del mese, con una tendenza al rialzo. L’S&P 500 ha chiuso a +1,7%, il Nasdaq a 3% e l’ EuroStoxx 50 a +1,8%. L’indice tedesco DAX ha segnato i massimi storici mentre Il Nikkei giapponese ha chiuso a +4.8% e toccato livelli che non si vedevano da oltre 30 anni. Deboli i listini cinesi. Il miglior aumento dei titoli azionari dei settori ciclici sembra evidenziare che la tenuta dell'appetito al rischio è guidata probabilmente da aspettative di un ciclo economico migliore del previsto. Tra i settori ciclici c'è stato un andamento particolarmente positivo del tecnologico, sostenuto dall'ottimismo su soluzioni di Intelligenza Artificiale ma anche da fattori speculativi. Le quotazioni dei titoli del comparto tech sono salite nonostante il rialzo dei tassi di interesse (che dovrebbe invece penalizzare i titoli con elevata duration come i tecnologici); A fine maggio c'è stato un rimbalzo anche delle quotazioni bancarie, soprattutto USA, che però non hanno ancora recuperato i livelli pre-crisi.
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Le quotazioni sono state sostenute anche dagli utili, correnti e prospettici: gli utili nel Q1-23 sono stati migliori del previsto (soprattutto per i finanziari e Real Estate dell'UEM), anche se ancora in calo negli USA e con una crescita annuale in rallentamento nell'UEM; gli analisti hanno rivisto al rialzo gli utili del prossimo anno per oltre la metà delle società degli indici azionari. L'azionario giapponese è stato supportato da un afflusso da operatori esteri, anche per gli effetti della riforma della Borsa di Tokyo.
I mercati obbligazionari non hanno brillato: I rendimenti decennali dei titoli di Stato sono saliti di 15 punti base in Germania e di 21 negli Stati Uniti. In calo il prezzo dell’oro, sceso dell’1.6% mentre quello del petrolio Brent ha chiuso a -1.9%. Il dollaro ha proseguito il recente rimbalzo, apprezzandosi dell’1.4% contro Euro.
Lo spread BTP-Bund continua a oscillare intorno a valori sotto i 190pb, nonostante le incertezze sul PNRR e i possibili impatti sulle prospettive di crescita e sul rating sovrano. Fitch a metà maggio ha confermato il rating BBB con outlook stabile, ritenendo gli obiettivi di bilancio credibili, con una continuità della politica fiscale del precedente governo. Si temeva la review di Moody's, che però non ha aggiornato il rating dell'Italia.
_ _ _ I N A R C A S S A
A fine maggio 2023 il patrimonio di Inarcassa a valori correnti di mercato si mantiene poco sotto i 13 mld, in leggero aumento rispetto al mese precedente, come conseguenza del perdurare di una sostanziale stabilità mostrata dagli assets finanziari al di là di estemporanei movimenti giornalieri prontamente riassorbiti, che ha finito per avvantaggiare soprattutto la componente obbligazionaria. Il risultato gestionale lordo di questi primi cinque mesi risulta piuttosto positivo e pari a circa un +3,8%. L’ultimo cda ha passato in rassegna ancora una volta le opportunità di investimento riguardanti l’economia reale italiana spaziando dal private equity, al private debt e alle infrastrutture, deliberando circa 60 mln di euro di nuovi impegni. Rinnovate anche le condizioni di remunerazione delle giacenze di conto corrente alla luce del nuovo rialzo realizzato da parte della BCE.
Pubblicato: 8 giugno 2023
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