Certificato di Regolarità contributiva
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di Franco Fietta
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PREMESSA
Il Codice dei Contratti Pubblici (e in maniera analoga la normativa previgente) definisce all’art. 80 che “…un operatore economico è escluso dalla partecipazione a una procedura d'appalto se ha commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali...”. Quindi il professionista, ma anche la società tenuta ai versamenti dei contributi integrativi, che intende operare per un committente pubblico deve essere in regola con i versamenti dovuti ad Inarcassa entro i limiti riportati più avanti.
Si tratta di una norma che porta alla sua base, oltre al rispetto del patto sociale con lo Stato, anche il rispetto del principio della libera concorrenza tra chi si trova in una posizione omissiva e chi con fatica riesce a pagare la contribuzione previdenziale.
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REQUISITI
La regolarità contributiva riguarda il rispetto delle scadenze di pagamento dei contributi obbligatori di Inarcassa e della comunicazione del reddito professionale IRPEF e del volume d’affari IVA, quindi è attestata attraverso il rilascio della certificazione di regolarità contributiva.
Considerato quanto recita l’art. 80 del Codice dei Contratti Pubblici riguardo le violazioni gravi, il certificato di regolarità contributiva - secondo i criteri di gravità stabiliti dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione del 22/09/2015 - viene rilasciato anche se, alla data della richiesta, risulta:
- un debito (differenza tra somme dovute e somme versate relativamente alla contribuzione obbligatoria) non superiore a 500,00 euro;
- l’omissione di pagamento della contribuzione minima riferita all’anno corrente;
- un ricorso amministrativo o giurisdizionale pendente avente ad oggetto gli importi scaduti e non versati (a prescindere dal suddetto limite).
L’assenza dell’invio entro il 31/10 della comunicazione del reddito professionale e/o del volume di affari, viene invece considerata una inadempienza grave e ostativa al rilascio del certificato di regolarità contributiva, questo perché; si tratta di un impegno solo burocratico per l'iscritto, ma importante per l'ente.
Si ricorda inoltre che la richiesta di rateizzazione comporta il differimento del rilascio del certificato di regolarità contributiva fino al versamento dell’acconto (pari al 20% dell’importo rateizzato). A tale fine il bollettino M.AV. elettronico è reso disponibile su Inarcassa on line nel menu “Adempimenti > Gestione MAV e pagamenti” immediatamente dopo l'adesione al provvedimento. Diversamente la rateizzazione di debiti verso Inarcassa gestiti da Ader (Agenzia delle Entrate-Riscossione) non consente il rilascio del Certificato di regolarità contributiva fino a integrale pagamento di quanto dovuto.
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RICHIESTA DEL CERTIFICATO DI REGOLARITÁ CONTRIBUTIVA
Il certificato può essere richiesto:
• dal diretto interessato nella sua posizione personale Inarcassa On line (nel menù; “Domande e certificati” alla voce “Certificati”);
• dalle società che devono inviare la richiesta via pec all'indirizzo protocollo@pec.inarcassa.org;
• dalle stazioni appaltanti e gli operatori economici per le procedure di gara negli appalti dei settori ordinari con importo a base d’asta inferiore ad euro 40.000 (per gli importi superiori devono utilizzare la Banca Dati AVCPass, istituita presso Anac) tramite l’applicativo disponibile sulla homepage del sito www.inarcassa.it.
Il servizio di richiesta on line consente, in condizioni di regolarità, l’invio immediato e automatico del certificato al proprio indirizzo PEC. In caso contrario la richiesta viene inoltrata all’ufficio che comunicherà, entro 7 giorni, la situazione all’interessato che avrà quindi a disposizione 15 giorni per procedere alla regolarizzazione del debito o dell’omessa dichiarazione dei redditi (Inarcassa mette a disposizione vari strumenti: ravvedimento operoso, accertamento con adesione, rateizzazione ordinaria, finanziamento convenzionato con Banca Popolare di Sondrio, cessione del quinto) per ricevere il certificato di regolarità, in carenza di quanto sopra verrà inviato un certificato di non regolarità.
Le richieste di regolarità ad una data diversa di quella odierna devono essere inviate via pec all'indirizzo protocollo@pec.inarcassa.org.
Il certificato di regolarità rilasciato da Inarcassa ha validità di 120 giorni.
Deve essere chiaro che il certificato rilasciato da Inarcassa ai professionisti/società è utile nei rapporti contrattuali tra privati, ma, in base alla normativa vigente, non può più; essere presentato né; alla pubblica amministrazione, né; ai privati gestori di pubblici servizi, che devono effettuare la richiesta direttamente secondo quanto già indicato.
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GLI EFFETTI DI ESSERE IN REGOLA
La regolarità contributiva tuttavia, oltre a consentire la partecipazione a gare in ambito pubblico, ha una seconda valenza, consentendo l’accesso alle prestazioni previdenziali e assistenziali erogate da Inarcassa. Questo sempre per rispetto nei confronti di chi riesce a pagare quanto previsto con regolarità, nonostante la fase economica negativa.
La regolarità, oltre ai requisiti di età anagrafica e di anzianità di iscrizione e contribuzione, è un presupposto indispensabile per potere usufruire di una qualsiasi pensione erogata da Inarcassa.
Ma Inarcassa ha sviluppato anche vari servizi di assistenza rivolti agli associati con l’obiettivo di offrire sostegno sia dal punto di vista economico che di sicurezza sociale. Ma questi servizi sono messi a disposizione degli associati che hanno una posizione previdenziale regolare dal punto di vista degli adempimenti:
- indennità di maternità;
- indennità di paternità;
- indennità per inabilità temporanea;
- mutui fondiari edilizi a tassi agevolati;
- sussidi per particolari casi di disagio economico;
- sussidi per figli con disabilità;
- polizza sanitaria “grandi interventi e gravi eventi morbosi”;
- prestiti d’onore, senza interessi per le professioniste madri di figli in età prescolare o scolare e per i giovani che si iscrivono a Inarcassa prima del compimento dei 35 anni di età (gli interessi dovuti sono a totale carico di Inarcassa);
- finanziamento on line in conto interessi, con una riduzione di 3 punti percentuali sul tasso di interesse (a carico di Inarcassa) per l’avvio dello studio professionale o per anticipo di costi da sostenere;
- contributi per danni subiti in caso di calamità naturali (riconosciute con apposite ordinanze governative o provvedimenti equivalenti).
Proprio per evitare dimenticanze e malintesi nella sempre difficile vita dei nostri associati, a breve saranno messe a disposizione su Inarcassa On Line nuove funzionalità che con uno sguardo alla propria posizione potranno segnalare condizioni irregolari e prossime scadenze, così da limitare spiacevoli conseguenze, tra cui quella di vedersi rifiutare il Certificato di regolarità contributiva.
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