Approfondimenti Body Gli approfondimenti di InarcassaNews divisi per mese e accessibili con un solo click. Paragraphs 2024 2023 2022 2021 2020 2019 2018 2017 (-) 2016 Facet Date (Year) Letters (-) Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio (-) Giugno Settembre Ottobre Novembre Dicembre Giugno 2016 Pensione di vecchiaia unificata "anticipata" All’interno della sempre vivace discussione sulla previdenza in Italia, in tempi recenti si è aperto un serrato dibattito sulla flessibilità in uscita. Allo stato attuale tutto rimanda ad un acronimo ambiguo, si tratta dell’APE (stesso termine noto a noi professionisti per l’Attestato di Prestazione Energetica, per non parlare del mezzo della Piaggio o dell’imenottero), che si profila come un nuovo incubo per chi si avvicina all’età del pensionamento. Si parla di percentuali di riduzione, variabili in base al numero di anni di anticipo ed all’importo della pensione, ma si parla anche di prestiti bancari o assicurativi per evitare che lo Stato sfori i limiti di bilancio. Parte di questi costi (è ancora da capire come e con che importi) saranno comunque a carico del sistema pubblico. Gennaio 2016 Il regime forfettario: novità dal 2016 Dal 1° gennaio 2015, i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni possono accedere ad un nuovo regime fiscale agevolato: il “regime forfettario”. Caratteristica del nuovo regime fiscale è la determinazione forfettaria del reddito imponibile, che si calcola applicando ai ricavi/compensi percepiti nel periodo di imposta un coefficiente di redditività che per i professionisti è del 78%. Sul reddito imponibile è dovuta un’imposta sostitutiva, dell’Irpef, dell’Irap e delle Addizionali regionali e comunali, del 15%.Per accedere e permanere nel regime è necessario non superare nell’anno precedente la soglia di ricavi di 30 mila euro (limite fissato dalla legge di stabilità per il 2016). Iscriviti alla newsletter Email Inserisci la tua mail Condizioni di servizio Ho letto e accetto la Privacy Magazine cover image Image Torna indietro
Giugno 2016 Pensione di vecchiaia unificata "anticipata" All’interno della sempre vivace discussione sulla previdenza in Italia, in tempi recenti si è aperto un serrato dibattito sulla flessibilità in uscita. Allo stato attuale tutto rimanda ad un acronimo ambiguo, si tratta dell’APE (stesso termine noto a noi professionisti per l’Attestato di Prestazione Energetica, per non parlare del mezzo della Piaggio o dell’imenottero), che si profila come un nuovo incubo per chi si avvicina all’età del pensionamento. Si parla di percentuali di riduzione, variabili in base al numero di anni di anticipo ed all’importo della pensione, ma si parla anche di prestiti bancari o assicurativi per evitare che lo Stato sfori i limiti di bilancio. Parte di questi costi (è ancora da capire come e con che importi) saranno comunque a carico del sistema pubblico.
Gennaio 2016 Il regime forfettario: novità dal 2016 Dal 1° gennaio 2015, i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni possono accedere ad un nuovo regime fiscale agevolato: il “regime forfettario”. Caratteristica del nuovo regime fiscale è la determinazione forfettaria del reddito imponibile, che si calcola applicando ai ricavi/compensi percepiti nel periodo di imposta un coefficiente di redditività che per i professionisti è del 78%. Sul reddito imponibile è dovuta un’imposta sostitutiva, dell’Irpef, dell’Irap e delle Addizionali regionali e comunali, del 15%.Per accedere e permanere nel regime è necessario non superare nell’anno precedente la soglia di ricavi di 30 mila euro (limite fissato dalla legge di stabilità per il 2016).