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ShortLetter - 05/2017

Ad inizio mese si è tenuta la riunione del FOMC (comitato operativo della FED che ha stabilito di lasciare invariati i tassi di interesse americani (a marzo portati ad un intervallo tra 0,75 e 1%). La crescita dell’economia statunitense, pari nel primo trimestre 2017 allo 0,7% ed inferiore alle attese, costituisce per la banca centrale un evento transitorio. Le condizioni collegate alla crescita dei consumi, infatti, «restano solide» a cominciare dal «continuo rafforzamento» dell'occupazione (ad aprile i dati sull’occupazione americana hanno fatto registrare un tasso di disoccupazione pari al 4,4%, ai minimi da maggio 2007). 

ShortLetter - 06/2017

Il 14 giugno, la Federal Reserve ha annunciato il secondo rialzo dei tassi d’interesse nel corso del 2017. La banca centrale americana ha dunque deciso di alzare il costo del denaro di 25 punti base, da un range tra 0,75% e 1% ad un intervallo tra 1% e 1,25%. Il rialzo riflette i progressi dell’economia americana, che vede il mercato del lavoro avvicinarsi alla massima occupazione, sebbene l’inflazione sia rimasta al di sotto dell’obiettivo del 2%. Durante l’ultima riunione, è stato inoltre annunciato l’inizio del piano di riduzione del portafoglio titoli da 4.500 miliardi accumulato durante gli ultimi dieci anni circa.
 

ShortLetter - 07/2017

La FED, nella sua ultima riunione prima del break estivo, ha pubblicato il report sulla politica monetaria. Dal momento che il tasso di occupazione atteso si attesta prossimo al livello massimo sostenibile, il Comitato continua ad aspettarsi che l’inflazione aumenti fino a stabilizzarsi attorno al 2% - obiettivo a lungo termine- nei prossimi 2 anni. Dal rapporto emerge inoltre l’intenzione, seppure ancora in discussione, di iniziare a vendere gradualmente i titoli acquistati negli ultimi anni di politica monetaria espansiva.

ShortLetter - 08/2017

Contrariamente a quanto accaduto negli scorsi anni questo mese di Agosto è scivolato via senza particolari scossoni sui mercati finanziari. La tradizionale ridotta liquidità degli scambi ha prodotto un leggero aumento della volatilità giornaliera ma alla fine il risultato complessivo fa registrare una sostanziale stabilità sui listini azionari ed una leggera riduzione dei rendimenti sui titoli obbligazionari a media e lunga scadenza.

ShortLetter - 09/2017

Negli Stati Uniti la crescita continua e la fiducia dei consumatori resta alta. Iniziano anche a vedersi i primi segnali di un aumento dell’inflazione: l’indice dei prezzi al consumo ad agosto negli Stati Uniti è in crescita con un aumento annuale dell’1,9% con un forte contributo da parte dell’inflazione dei prezzi del mercato immobiliare. La FED, nella sua riunione del 20 Settembre, ha lasciato, come previsto, invariati i tassi al valore dell’1-1,25% rimandando la decisione relativa ad un possibile rialzo alle prossime riunioni di novembre o dicembre mentre la banca ha annunciato l’inizio del processo di normalizzazione relativo agli attivi di bilancio. L’operazione, a partire dal prossimo ottobre, ridurrà nei prossimi anni la dimensione del bilancio Fed di circa 10 miliardi al mese.

ShortLetter - 10/2017

Negli Stati Uniti è stata pubblicata la prima stima del Pil del terzo trimestre. Il dato si è rivelato robusto e significativamente sopra consenso (+3% annualizzato vs attese del +2.4%). La tornata dei risultati aziendali del terzo trimestre ha ancora una volta fornito un quadro di salute delle imprese americane ed in particolare le trimestrali di Amazon, Microsoft e Google sono risultate particolarmente brillanti, il che ha sicuramente dato uno stimolo importante al comparto tecnologico, sostenuto anche dai confortanti dati relativi ai pre-ordini su Iphone X.
E’ oramai opinione generalizzata che Trump sarebbe propenso a nominare Powell quale nuovo Presidente della FED a partire dal prossimo febbraio. La potenziale incoronazione è vista di buon grado dagli operatori finanziari.
 

ShortLetter - 11/2017

Donald Trump ha nominato Jerome Powell alla presidenza della banca centrale americana. Tale scelta pone le basi per una continuità con le politiche di Janet Yellen di questi anni, anche se in tema di regolamentazione bancaria il nuovo Presidente sembra essere più; accomodante.

ShortLetter - 12/2017

Il rapporto sull’economia americana divulgato dalla FED in occasione della sua ultima riunione dell’anno mette in evidenza una maggiore pressione sui prezzi rispetto ai periodi precedenti, oltre che un relativo miglioramento dell’occupazione. Conferme della crescita arrivano anche dalle ultime statistiche diffuse che rivedono al rialzo le stime sul PIL del terzo trimestre, in salita del 3,3% rispetto al 3% iniziale. È il valore più; alto degli ultimi 3 anni.
 

ShortLetter - 01/2018

Nel quarto trimestre si è rafforzata la crescita del Pil negli Stati Uniti con un’espansione del +2,5% rispetto al +2,3% del terzo trimestre; il dato giapponese del terzo trimestre è stato pari a +2,1%, in rafforzamento rispetto al +1,7% del precedente trimestre.

ShortLetter - 02/2018

Negli USA gli ultimi dati sull’inflazione sono risultati superiori alle attese degli analisti, con l’indice dei prezzi al consumo che ha evidenziato un incremento del 2,1% su base annuale rispetto all’1,9% atteso. Alla luce di questi dati l’attenzione degli operatori si è spostata maggiormente sulle prossime mosse da parte delle autorità monetarie, con crescenti timori circa la possibilità di un’accelerazione del ritmo di normalizzazione dei tassi. Nel corso della prima audizione davanti al Congresso, il neo governatore della FED, Jerome Powell, ha comunque ribadito l’intenzione di procedere ad una graduale normalizzazione dei tassi e del bilancio.
A livello politico il presidente Trump ha presentato il piano di investimenti infrastrutturali da 1500 miliardi di Dollari in dieci anni.

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